Il Fabbro del Brugnetto
Fulvio Sebastianelli nasce a Ripe (oggi il Comune ha la denominazione di Trecastelli –AN-) il 10-04-1946 ed ivi risiede nella frazione di Brugnetto; artigiano dal 1970, è titolare della Ditta “Ferro Battuto” in collaborazione con il figlio Leonardo, al quale ha tramandato l’attività di fabbro.
Uomo di grandi doti artistiche, oggi all’età di 68 anni può ritenersi orgoglioso dell’eccellente lavoro svolto in più di 55 anni di attività da fabbro e rallegrarsi per le grandi soddisfazioni che questo mestiere gli ha concesso, fin dal suo nascere come piccola impresa in una bottega del borgo di Brugnetto, a tutt’oggi l’azienda, ha raggiunto una maturità professionale e artistica di alto livello.
Il 27 dicembre 2012 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica perfino e meritatamente il riconoscimento di Cavaliere del Lavoro I ringraziamenti vanno in particolar modo al mastro Leobino Gresta cha ha saputo trasmettere l’arte di “forgiare il ferro ardente” in modo dignitoso e straordinario e lo ha cresciuto con quegli insegnamenti e quei principi morali che hanno fatto di questo artista un lavoratore autonomo, un uomo responsabile, un vero imprenditore.
Oggi Fulvio è la dimostrazione che l’abilità e le doti ricevute vanno sfruttate appieno anche nell’intraprendere un’attività di tipo artigianale, ottenendo ampie possibilità di realizzarsi e di condurre una vita dignitosa.
Fulvio vorrebbe, infatti, raccontare la sua storia perché, con il suo esempio, possa sensibilizzare i giovani intenti ad intraprendere un mestiere ma non sostenuti dalla società, ad avviare un’attività in proprio mantenendo vive le tradizioni passate e riscoprire i valori di un tempo, che in questa generazione sembrano essere dimenticati. E’ vero, imparare un mestiere richiede impegno e sacrificio, ma è anche una scuola di vita; un mestiere va amato e coltivato, al quale ci si deve appassionare; è così che si raggiungono risultati sorprendenti e si scopre la bellezza del creare e del realizzare da un semplice ferro delle strutture complesse come fossero opere d’arte! Un pensiero va rivolto anche alle famiglie ed ai genitori, perché siano dei buoni sostenitori delle aspirazioni che i figli hanno e li responsabilizzino concedendo loro esperienze di formazione sugli ambienti di lavoro.
L’aspetto più sorprendente è che sebbene l’economia tenda ad invogliare e sostenere maggiormente l’industrializzazione, la società ricerca sempre e comunque un prodotto artigianale-artistico che permane nel tempo, un oggetto “fatto a mano” che oggi per la rarità di chi realizza, è quindi diventato un lusso venirne in possesso.
Per questi motivi, nonostante la moderna tecnologia permetta di realizzare lavorazioni in serie, mediante l’utilizzo di macchinari sempre più sofisticati, per l’artigiano tali strumenti possono essere impiegati in modo accessorio ed integrante e non sostituibili ai vecchi metodi e alle attrezzature tradizionali, quali, nel caso del fabbro, l’incudine, il martello e la forgia.
Così come queste riproduzioni, crete a mano come fossero gli antichi fabbri, vogliamo rappresentare la tradizione di un tempo, quella tradizione che oggi vorremmo riscoprire e far conoscere, perché pur facendo parte del nostro passato, ci unisce alla generazione che ci ha preceduto.