Edifici storici

 

PALLAZZETTO BAVIERA  SENIGALLIA 
Semplice ma armonica costruzione di origine trecentesca venne riadattata con impronta rinascimentale sul finire del '400 e decorata all'interno un secolo dopo. Il grazioso cortile, cinto da un portico originariamente su due ordini di colonne, ha nel centro un elegante pozzale; sotto il portico varie epigrafi latine e reperti architettonici. Al piano superiore, ricco di mobili pregevoli e quadri, ci sono sei preziosi ambienti decorati.

CASTELLO DI SENIGALLIA ( ROCCA ROVERESCA) 
La tipologia architettonica della Rocca di Senigallia costituisce un modello caratteristico di fortilizio militare.
Queste nascono, per ragioni eminentemente di deterrente militare e presidio simbolico degli interessi delle locali signorie, non strettamente legate all'evoluzione di un insediamento di matrice demografico - economica nel territorio ma come avamposto isolato in localizzazioni periferiche dell'abitato.

TEATRO CARLO GOLDONI  CORINALDO 
Il teatro sostituì il vecchio teatro del "Sole Nascente", realizzato tra il 1736 e il 1752 da Angelo Birza. Iniziato dal Pasqui, fu rimaneggiato, in fase di esecuzione, da Crescentino Quagliani. L'edificio nel quale è inserito il teatro si trova all'interno del centro storico, a ridosso delle mura. Costruito all'inizio del '600 come convento delle Clarisse, non fu mai utilizzato a tale scopo.

ABBAZIA DI SANTA MARIA IN PORTUNO  CORINALDO
La Chiesa di Santa Maria del Piano è considerata la più antica testimonianza architettonica di Corinaldo.


CATTEDRALE S.PIETRO APOSTOLO  SENIGALLIA 
Il Duomo, al centro della città, venne consacrato nel 1790 sul luogo dove esisteva una prima cattedrale, probabilmente di stile bizantino, abbattuta da Sigismondo Malatesta che ne trasportò i marmi a Rimini, per la costruzione di S. Francesco ed una seconda per
permettere l'elevazione dell'attuale. Eretto per munificenza di papa Pio IX, ha una facciata neoclassica e all'interno conserva belle tele del XVI-XVII sec. Grande venerazione viene data alla Madonna della Speranza, dipinto di E. Ramazzani del 1578. Si narra che questo quadro si trovava in casa della nobile famiglia Baldassini e che avesse compiuto un prodigio: la guarigione da una grave malattia di una signora di quella famiglia. Da quel momento la grande affluenza di devoti, impose il trasferimento dell'immagine nel Duomo.

ABBAZIA DI SANTA CROCE DI FONTE AVELLANA  SERRA SANT'ABBONDIO  frazione FONTE AVELLANA 
Al monastero di S.Croce di Fonte Avellana si arriva passando per Serra S.Abbondio e per la Valle del Cesano. Il monastero sorge a m. 698 s.m., quasi al termine della valle tra il Monte Catria e il monte Vulcanale ( m. 978 ). Fondato secondo alcuni storici da un Londolfo Panfili di Gubbio, nello scorcio del X sec., come luogo di penitenza, secondo altri dal grande riformatore dell'ordine benedettino, S. Romualdo,
che aveva dimorato vari anni nel monastero di Sitria, distante circa 4 Km. da Fonte Avellana. Il monastero di S.Croce ospitò S.Pier Damiani, che presto ne divenne il capo, ne ampliò i possedimenti, ne riformò rigidamente la regola.